Come portare l’innovazione nel nostro progetto imprenditoriale

Oggi si desidera sempre di più innovare in azienda ma sappiamo veramente il significato della parola innovazione?

Molte aziende, con il desiderio di stare al passo con i tempi, si buttano a capofitto in progetti che ritengono innovativi senza spesso avere chiaro cosa vuol dire innovare per loro e per il loro contesto aziendale.

Cominciamo a fare un po’ di chiarezza, partendo dalla definizione di “innovazione” dalla Treccani:

innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio –onis]. – 1. a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.: la nostra società richiede una profonda i., o, al plur., profonde i.; ipolitichesocialieconomicheb. In senso concr., ogni novità, mutamento, trasformazione che modifichi radicalmente o provochi comunque un efficace svecchiamento in un ordinamento politico o sociale, in un metodo di produzione, in una tecnica, ecc.: […]

In questa definizione troviamo più volte la parola “nuovo”, ed è proprio questo concetto che permette in un’azienda, piccola o grande che sia, di promuovere lo sviluppo e il cambiamento.

La conseguenza di tutto ciò? Il successo di queste aziende.

 

Sì, ma cosa devo fare per essere innovativo nella mia azienda?

La prima cosa da avere ben chiara e che emerge anche dalla definizione letta sopra è che la parola innovativo non significa solo avere un prodotto rivoluzionario o avere in azienda le ultime tecnologie a disposizione.

Come definito anche dall’economista austriaco Joseph Schumpeter vi sono quattro diverse categorie di innovazione:

  • di prodotto;
  • di processo;
  • organizzativa;
  • di marketing.

Grandi invenzioni del passato, come la lampadina o il telefono sono il tipico esempio di innovazione di prodotto e rappresentano  la forma di innovazione più visibile e che rimane impressa.

Ci sono poi innovazioni, per così dire, meno evidenti che hanno tuttavia contribuito significativamente alla nostra società.

Prendiamo l’esempio di McDonald’s che, grazie ad una organizzazione ben studiata dei fratelli McDonald che idearono un sistema di produzione efficiente, riuscirono a differenziarsi offrendo un servizio di ristorazione rapido e che non faceva perdere tempo, una rivoluzione per quei tempi.

Altro esempio fu introdotto da Henry Ford con la catena di montaggio portando a ridurre i tempi necessari a montare prodotti complessi come le macchine.

Fino ad arrivare ai giorni nostri con le più recenti tecnologie in ambito informatico che hanno cambiato completamente l’approccio del lavoro e della quotidianità dei nostri giorni. Basti pensare a come sia cambiata la comunicazione (anche tra le aziende), tra tempistiche e modalità.

Compreso che innovare è molto di più che avere un prodotto innovativo, vediamo le tre caratteristiche dell’imprenditore/imprenditrice innovativo/a.

 

1. PENSA FUORI DAGLI SCHEMI

think

Facile a dirsi ma non a farsi.

L’errore più tipico è quello di rimanere nella propria routine o zona di confort: tutto che va secondo i piani senza intoppi lungo il percorso, bello eh? E’ la situazione del “ho sempre fatto così”; ciò che ci circonda è a noi familiare e non dobbiamo pensare a come uscire da determinate situazioni perché le abbiamo già vissute.

 

Quindi, se vuoi essere innovativo/a devi uscire dagli schemi e cercare nuove strade; ecco qualche consiglio:

  • Quando arrivi a dire che quella cosa la “conosci come le tue tasche” è proprio lì che bisogna cercare nuove rotte, nuovi stimoli.
  • Cerca di stare a contatto con gente diversa da te, sii curioso/a!
  • Interessati ad argomenti che non penseresti mai di affrontare; ciò non vuol dire diventare degli esperti ma avere una visione più ampia delle cose.
  • Fatti ispirare, cerca il meglio da ogni ambiente e situazione, è questo che ti permette di crescere come persona e ti aiuta a vedere le cose con occhi diversi.

Non è facile lo sappiamo, è sfidante e faticoso ma una volta cominciato non potrai più farne a meno, vedrai!

 

2. TIENI GLI OCCHI APERTI

occhi aperti Molte volte gli imprenditori sono focalizzati sull’aspetto pratico del lavoro e il loro modo di pensare li rende ciechi davanti a soluzioni e opportunità.

Non bisogna invece lasciare che ciò avvenga.

IL CASO IKEA

Un esempio di azienda che ha saputo innovare guardando nel proprio contesto con occhi aperti è IKEA. Nel costruire mobili e arredo si scontrarono con un problema nel momento della spedizione, poiché i prodotti erano troppo ingombranti per essere trasportati facilmente narra la leggenda che il proprietario prese spunto per la sua idea innovativa vedendo un suo dipendente smontare in più pezzi la libreria appena comprata per caricarla in macchina.

Questo ci conferma che l’innovazione può arrivare dalla vita di tutti i giorni.

 

3. ASSUMITI NUOVI RISCHI

rischi imprenditoreEssere imprenditore /imprenditrice per definizione equivale ad essere consapevole di doversi assumere dei rischi.

Uno di questi rischi sta nella volontà di mettersi in gioco, solo così possiamo sapere se la nostra idea potrà essere innovativa oppure no.

Il consiglio che ti possiamo lasciare è di fare le dovute analisi e poi, quando il prodotto o servizio è pronto, non attendere di esserlo anche tu, mettilo sul mercato e vedi come va!

Non saprai se la tua proposta sarà effettivamente innovativa fino a quando non verrà presentata al pubblico. E ricorda che è solo il consumatore che fa della tua idea una rivoluzione/innovazione oppure no.

Innovare può essere rischioso e a volte folle ma può essere rivoluzionario! Quindi perché non buttarsi? La tua idea potrebbe essere la svolta per molte persone, ambiti o processi.

Non fermarti ai primi timori!

 

successo

 

Ti lasciamo con una frase del più grande innovatore dell’era digitale, che ha rivoluzionato il nostro presente anche con piccole e semplici idee.

“Spesso quando innovi, fai degli errori. È meglio ammetterli rapidamente, e continuare a migliorare le altre tue innovazioni“.                                         Steve Jobs


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